Dichiarazione di Successione – IN CONVENZIONE
La Dichiarazione di Successione è un modello utilizzato per adempiere agli obblighi fiscali in materia di imposta di successione. Va presentata dagli eredi che devono dichiarare tutti i beni e i diritti, attivi e passivi, di cui il defunto era titolare e che vengono trasmessi agli eredi.
La Dichiarazione di Successione va presentata entro un anno dalla data di decesso esclusivamente in via telematica.
CAAF FABI offre il servizio di predisposizione della Dichiarazione di Successione e trasmissione telematica della stessa.
Contratti di Locazione – IN CONVENZIONE
Tutti i contratti di locazione di beni immobili devono essere obbligatoriamente registrati se la locazione supera i 30 giorni complessivi nel corso dell’anno. Se si opta per il regime di tassazione ordinario, all’atto della registrazione sono dovute l’imposta di registro e l’imposta di bollo. A determinate condizioni, è possibile optare per il regime della “cedolare secca”, un’imposta sostitutiva dell’Irpef ad aliquota agevolata. La scelta della cedolare secca preclude la possibilità, per il locatore, di richiedere l’aggiornamento del canone di locazione secondo l’indice Istat.
La registrazione del contratto va effettuata entro il termine di 30 giorni dalla stipula del contratto o dalla sua decorrenza (se anteriore).
CAAF FABI fornisce all’associato assistenza nella registrazione dei contratti e in tutti gli adempimenti successivi, quali il versamento delle imposte di registro dovute per le annualità successive, la proroga del contratto, la cessione, la risoluzione del contratto e la rinegoziazione del canone d’affitto.
Assistenti Familiari – IN CONVENZIONE
CAAF FABI fornisce assistenza nella gestione dei rapporti di lavoro di colf, assistenti familiari, baby-sitter.
Presso il CAAF FABI il datore di lavoro troverà ausilio nella stipula del contratto, nell’elaborazione delle buste paga e della Certificazione Unica, nel calcolo dei contributi previdenziali, del TFR e nella gestione di ferie, permessi, malattia e infortuni.
Dal 1° gennaio 2022 le famiglie possono chiedere l’assegno unico per ottenere un supporto economico mensile a partire dal 1° marzo.
Assegno unico 2022: che cos’è
L’assegno è un beneficio economico riconosciuto ai nuclei familiari in cui sono presenti figli a carico entro determinati limiti di età, sulla base della situazione economica del nucleo fotografata dall’Isee in corso di validità.
Chi ha diritto all’assegno unico
Chi richiede l’assegno unico – il genitore o chi esercita la responsabilità genitoriale – al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, deve essere:
- cittadino italiano o di uno Stato Ue, o un suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno per lungo periodo o titolare di permesso di lavoro per svolgere attività di lavoro per un periodo superiore a 6 mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a 6 mesi;
- soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- residente e domiciliato in Italia;
- residente in Italia da almeno 2 anni oppure titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata almeno pari a 6 mesi.
Assegno unico: gli importi
L’assegno è riconosciuto mensilmente, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo per ogni figlio a carico:
- minorenne, già a partire dal 7° mese di gravidanza;
- maggiorenne, fino al compimento del 21° anno di età, nel caso frequenti un corso di formazione, anche universitario o sia disoccupato o svolga un periodo di tirocinio o svolga il servizio civile universale;
- con disabilità, senza limiti di età.
L’importo dell’assegno unico:
- 175 euro per figli minorenni, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro. Se l’Isee è più alto, l’assegno si riduce progressivamente fino a 50 euro;
- 85 euro per i figli maggiorenni fino ai 21 anni di età, con un Isee 2022 fino a 15.000 euro e con riduzione graduale con un Isee superiore, fino a 25 euro.
Assegno unico: le maggiorazioni
Sono previste maggiorazioni per:
- ciascun figlio successivo al secondo;
- figli non autosufficienti, con disabilità grave e media (anche se di età superiore ai 21 anni);
- mamme con meno di 21 anni di età;
- genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
- nuclei familiari con Isee non superiore a 25.000 euro (fino al 2024).
Assegno unico: come fare domanda
Per ottenere l’assegno unico è possibile rivolgersi al proprio delegato sindacale o inviare una mail a:caf@fabimodena.it,
La richiesta sarà valida per il periodo compreso tra il mese di marzo 2022 e febbraio 2023. L’assegno sarà riconosciuto dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Chi ha il reddito di cittadinanza non dovrà fare domanda, perché l’assegno unico a cui si ha diritto in questo caso viene pagato automaticamente dall’Inps.
È necessario essere in possesso dell’Isee 2022, che si può richiedere gratuitamente rivolgendosi al Caf-Fabi Modena tramite mail a: caf@fabimodena.it.
È possibile presentare domanda di assegno anche se non si è in possesso di Isee o se si ritiene che il suo valore superi i 40.000 euro. In tal caso verrà riconosciuto l’importo minimo previsto. Integrando la domanda di assegno con l’attestazione Isee entro il 30 giugno 2022 si ha diritto agli eventuali arretrati.
♦Scarica la GUIDA per richiederlo autonomamente sul sito INPS. (CLICCA QUI)
Clicca sull’immagine per accedere alla simulazione dell’importo assegno unico.